Critica storica sulla Bibbia

Con il termine “critica storica” si intende “ricerca storica” su di un fatto accaduto o che si dice sia accaduto.


“Ciascuno è tenuto a seguire la propria coscienza in ogni circostanza e non può essere costretto ad agire in contrasto con essa” (Giovanni Paolo II)

“Ricordate la vostra umanità e dimenticate il resto” (Albert Einstein)

La parola Dio, è una parola ambigua perché non si sa di quale Dio si parli. Di quello dei cristiani, degli ebrei , dei musulmani ? La risposta più comune è che Dio è uno solo. Sono d’accordo, ma allora perché dice cose diverse da una religione ad un’altra?
Spesso inputiamo a Dio l’andamento degli eventi e ci arrabbiamo con Lui perché dopo tante preghiere, processioni, riti a cui abbiamo partecipato le cose non cambiano o ci accadono eventi che consideriamo negativi.
Il mio pensiero è che Dio non ha nessuna responsabilità in tutto ciò, se ne avesse, chi vorrebbe un Dio che permette che al mondo ci siano migliaia di persone che muoiono ogni giorno di fame e di sete e che altri hanno di tutto in abbondanza? Con quale criterio sceglierebbe? Perché accetterebbe che in suo nome si uccidano esseri umani senza intervenire? Dio non odia nessuno, ne condanna, ne giudica. L’uomo fa tutte queste cose. Chi si preoccupa di ottenere l’amore di Dio facendo questo o quello per lui , fa uno sforzo inutile, perché già è amato da Lui. Semmai siamo noi a non amarlo e a rispettarlo pensando di sapere con certezza cosa farebbe o direbbe Lui in certe situazioni come se il suo agire fosse uguale a quello degli uomini. E’ come dire che la goccia d’acqua ne sappia di più dell’oceano. All’infinito non si può aggiungere ne togliere nulla. Siamo chiamati a fare qualcosa per gli uomini, a migliorarci in umanità, Dio non ha bisogno di nulla, vorrebbe solo che noi ci amassimo. Questi sono stati gli insegnamenti di Gesù e anche del Budda, l’amore per il prossimo, togliere la sofferenza, avere compassione.

La mia personale considerazione di Dio è, che egli è amore puro.
Nella Bibbia vi sono eventi che si contraddicono e perle di saggezza. Mi vien difficile pensare ad un Dio che oggi dice una cosa e domani ne dice un’altra. Per il rispetto e l’amore che ho di Lui, sono molto più confortato dal pensiero che la Bibbia è parola su Dio e non di Dio, cioè scritta da uomini. Laddove ci sono perle d’amore, di saggezza e di fraternità c’è stata di sicuro l’ispirazione divina e laddove c’è castigo e morte per innocenti c’è stata solo la cultura e la visione della vita degli uomini di quel tempo.

“Tutto quello che accade all’uomo ha a che fare con la sua natura che è composta dalla fragilità, dal limite, dal condizionamento e dall’essere a termine” Don Sergio Messina

“Dio nessuno lo ha mai visto” Gv 1,18

Con il termine “critica storica” si intende “ricerca storica” su di un fatto accaduto o che si dice sia accaduto. A contribuire al lavoro dello storico vi sono varie scienze tra cui l’archeologia, l’antropologia, la grafologia ecc..

Con riferimento alla Bibbia (vecchio e nuovo testamento) è disponibile una vasta bibliografia sulla critica storica soprattutto nell’era contemporanea a seguito di importanti scoperte archeologiche e di antichi manoscritti .

Per quanto mi riguarda, devo il mio interesse alla critica storica sulla Bibbia e in particolare sui Vangeli ad un sacerdote., un uomo davvero speciale che ha riacceso in me il desiderio di conoscenza e la fede. E’ mio insegnante e padre spirituale, il suo nome è Don Sergio Messina, presidente dell’associazione VO.L’A onlus che da anni è impegnata nella costruzione di pozzi d’acqua in Africa e a promuovere la crescita spirituale.
Grazie a lui ora vedo la Bibbia, i Vangeli e Gesù di Nazareth sotto una luce diversa, antropologica e umana.
La critica storica può essere di apprendimento per lo studioso e per chi si approccia alla Bibbia , sia esso credente o meno. Essa impegna molti ricercatori e biblisti . Non mina la fede dei credenti perché la fede è una cosa privata, patrimonio di ogni singola persona ed è giusto che rimanga così. Ci fornisce semplicemente una chiave di lettura talvolta diversa e talvolta uguale agli eventi rispetto a come li abbiamo letti o ci sono stati comunicati, basandosi su fatti concreti o nel campo della plausibilità rispetto al conosciuto.
A titolo di esempio su alcune tematiche, per ciò che riguarda il vecchio testamento, non vi sono testimonianze storiche sull’esodo dall’Egitto alla terra promessa da parte del popolo ebraico. Questo non vuol dire che non sia successo ma semplicemente che la storia non può darci questo dato per certo. Possono esserci altre chiavi di lettura dello stesso evento? Cosa si intendeva con il termine Servo sofferente , Figlio dell’uomo e Messia? Per ciò che riguarda il nuovo testamento, come era strutturata la società ebraica al tempo di Gesù?
Il Padre Nostro più conosciuto dai cristiani è quello di Matteo, ma viene dimenticato quello di Luca, cosa c’è di diverso?
Solo due vangeli (Matteo e Luca) parlano della nascita di Gesù e degli eventi postumi e oltre tutto lo fanno in maniera diversa , siamo in grado di dire cosa sia avvenuto con certezza?
Perché gli altri due evangelisti (Marco e Giovanni) non parlano della nascita?
Quale volto di Dio ha fatto conoscere Gesù rispetto al vecchio testamento? Perché è stato ed è ancora oggi così rivoluzionario il suo insegnamento?

Questi e molti altri temi sono trattati nelle conferenze e corsi sull’argomento.

I contenuti dei corsi sono esposti nel menù alla voce Offerta formativa. (vedi corso specifico)